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IN ITALIA È APERTA LA CACCIA AL MIGRANTE!

giugno 22, 2018
Il mondo occidentale ha trovato il suo nemico: il migrante.
L’Europa e gli USA sono percorsi da un’aria di cattiveria, di razzismo grossolano, di paura verso il differente, di una chiusura in sé stessi come non si era mai visto prima.

I bambini chiusi nelle gabbie da Trump, l’incostituzionalità di accoglienza dei migranti di Orban, le sparate di Salvini, il ricatto del ministro tedesco CSU sul secondary movement: tutti sintomi e simboli di un mondo ricco che ha paura di quello più povero, che chiude alla libertà di circolazione di persone e cose, che spera in un ritorno a un mondo ottocentesco. E sono simbolo di un ceto politico che ha solo paura di perdere le elezioni.
Ma in questi giorni l’Europa, che è la più paurosa e la più divisa, sarà chiamata a dare qualche risposta sulle migrazioni. E la risposta migliore sarebbe un piano a lungo termine per fronteggiare un’emigrazione sconvolgente, causata, nei prossimi anni, dall’impressionante crescita demografica dell’Africa.
E invece cosa fa?
Imbroglia i membri nazionali, promette di creare nel futuro Hot Spot (sul ridicolo di questa proposta rimando all’editoriale di Paolo Mieli sul Corriere della Sera, che risulta perfetto nello smontare la tesi); promette, in una parola, o pianetti futuri o aspirine immediate, sperando di sopravvivere.
La Merkel, che è stata un gigante nella crisi siriana, ora usa mezzucci per addolcire il suo ministro che teme la disfatta in Baviera, concessioni al gruppo di Visograd e un regalino anche al premier Conte.
Ma venendo all’Italia, una persona di buon senso si chiederebbe il perché di questa atmosfera di caccia al migrante. Ne sono arrivati di più?
La riposta è no. Sono diminuiti. Gli sbarchi in Italia sono passati da 70.000 a 15.000 nei primi 6 mesi dell’anno grazie agli hot spot libici e al pagamento delle tribù locali (grazie alla politica del bravo Minniti).
Gli asilanti sono passati dai 130.000 del 2017 ai 31.000 al 15 di giugno di oggi (fonte: Ministero degli Interni).
Invece è scoppiata un’endemica condanna della migrazione come non si era mai sentita in Italia, sostenuta da una comunicazione martellante e razzista sul tema.
Ma a chi giova questo gioco di specchi in cui ha luogo la caccia al migrante? Solo a Salvini, che gioca alla grande con un uso spregiudicato ed elettoralistico, usando migranti e l’imbelle Europa, per arricchire il suo parco elettori, per far fare figuracce continue di incapacità politica ai 5 Stelle e, infine, per preparare la rottura del suo governo e correre verso nuove elezioni politiche, in cui Conte andrà a  casa e lui farà il primo ministro.
Ci sta provando con grande capacità manovriera.
Se ce la farà, non lo sappiamo, che ci stia provando mi sembra fuori di dubbio.
Ps: nel bailamme delle provocazioni Salvini ha detto una cosa giusta: il Mare Nostrum è di tutta l’Europa, non della sola Italia. Se su questo punto vince a Bruxelles, è un bene per noi e per l’Europa.

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