Post, Urbanizzazione

ENERGIA ACCESSIBILE E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI: LA LUNGA STRADA VERSO LO SVILUPPO.

maggio 9, 2018
Più di metà dell’ energia africana è rappresentata da cilindri di gas, paraffina, diesel, carbone e legna da ardere.
Tutta l’Africa vale pochissimo in energia. Più di mezza Africa è spenta. È sufficiente guardare la cartina delle luci di notte ripresa dal satellite per rendersi conto di come sia buia e povera di energia.
Nel continente l’accesso all’energia elettrica resta un lusso: mentre nelle aree rurali la povertà è resa più dura dalla ricerca spasmodica e senza risultato di fonti di energia, sarà un’ulteriore sfida capire come si evolverà la situazione urbana con una popolazione quasi decuplicata.
Rispetto al tema rifiuti, invece, c’è un dato positivo: un cittadino medio, in Africa, genera circa 0,3/0,8 Kg di rifiuti al giorno, contro un cittadino medio residente in un paese occidentale, che invece ne produce almeno 1,4 Kg.
Resta però un grosso problema: il corretto smaltimento dei rifiuti è una pratica quasi inesistente nelle città africane.
Uno dei maggiori danni provocati dallo smaltimento non idoneo dei rifiuti si concretizza nelle discariche vicino ai corsi di acqua: molti fiumi vengono inquinati pesantemente, riducendo ancora di più le possibilità di sviluppo che l’acqua potrebbe offrire alle città.
Anche in questo caso, se ideate e gestite con consapevolezza, le discariche potrebbero rappresentare un investimento per il benessere dei cittadini e del territorio.

Purtroppo, si ha la sensazione che questa dinamica non si sia ancora attivata e le discariche, più che un’occasione di miglioramento, diventino aree in cui uomini, donne e minori, sotto il controllo della criminalità organizzata, lavorano nel recupero e nella rivendita illegale di materiali utili al commercio.
La strada è ancora lunga.

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