Nelle prossime due decadi crescerà la produttività, ma saliranno povertà e disuguaglianza anche nei paesi avanzati.
aprile 4, 2018
Un documento ufficiale della Bain & Company Americana, “Labor 2030: The Collision of Demographics, Automation and Inequality”, disegna il futuro dei prossimi 20 anni e oltre, dando un quadro complessivo sull’incremento demografico, la robotica che arriverà e la grande diseguaglianza che l’accompagnerà. Questo avverrà – dice il rapporto – negli USA e nei paesi occidentali.
Le conclusioni sono amare e – come spesso sottolineano questi documenti redatti dalle principali società di consulenza aziendale – “challenging” per i gruppi dirigenti.
In parole povere, il documento avvisa che l’arrivo della robotica, dell’azienda 4.0 e dell’automazione, farà scomparire moltissimi lavori e posti di lavoro. Molto di più di quanto abbiano fatto le precedenti trasformazioni dall’agricoltura all’industria manifatturiera.
E questi posti di lavoro non saranno sostituibili nel breve: una serie infinita di persone resterà necessariamente estromessa dal lavoro, con conseguenze sociali terribili per i paesi in cui vivono.
Alcune riflessioni vanno fatte:
La demografia mondiale cresce solo in Africa; nel resto del mondo stagna o ristagna come in Europa. E quindi l’Africa è l’unica che fa figli senza sosta e porterà al mondo nei prossimi 20 anni quasi 2 miliardi di persone giovani e forti, ma senza un soldo (vedi il mio post dell’8 marzo). Di conseguenza, non possono né potranno consumare, ma creeranno, invece, tensioni a ricaduta mondiale.
In questi stessi anni in occidente l’automazione, spinta dallo sviluppo tecnologico, si sviluppa senza sosta. E chiede denaro e investimenti. Le due decadi 2020 e 2030 vedranno “investimenti” in queste aree di sviluppo, con la conseguenza per i paesi occidentali di anni di apparente crescita e di aumento di tassi per la necessità di denaro fresco per la costosa automazione. Sembrerà una bella corsa…
Ma intanto, nel ventennio, la gente che sta lavorando nella parte terminale della sua vita lavorativa sarà brutalmente espulsa dal lavoro, in quanto inadeguata, e lo stock di disoccupazione e di povertà aumenterà.
In contrapposizione, si arricchirà di molto il piccolo stock di chi ha soldi (più o meno un 5% mondiale), incrementando ancora di più le disuguaglianze attuali.
Poi a un certo punto (forse nel 2040?), quando la produttività sarà salita a dismisura grazie alla robotica, ci si domanderà a chi VENDERE tutta questa bella produzione: agli africani, che saranno gli unici che crescono in numero ma che non avranno soldi, o al mondo occidentale, che sarà sempre più povero?
Il 2040 è già oggi. Forse è meglio pensarci subito.