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BASTA RAZZISMO E FASCISMO!

agosto 30, 2018
Ieri, tra le mura domestiche, ho avuto una piccola discussione sul tema immigrazione, proprio durante la visita di Orban a Salvini. Ambiente rilassato, nessun eccesso, nessun razzismo.
Eppure, nonostante abbia scritto un libro sull’Africa, il più grande bacino di emigrazione verso l’Europa, non sono riuscito ad avere motivazioni che potessero spiegare il clima attuale che circola in Italia.

Parto dagli slogan dei “razzisti”: “Fuori gli immigrati”, “Basta negri”! Frasi che ormai escono dalla bocca di molti e che dicono tutto. E a questo cosa e come rispondi?
Sciorinando un pistolotto come quello di Veltroni su Repubblica? Oppure facendo un discorsetto moderato che dice che ci vuole immigrazione, ma poca? Oppure, ancora, spiattellando un discorsetto morale contro l’egoismo?
No, niente di tutto questo! Purtroppo a “basta negri” devi rispondere, “voglio più negri”. E quindi hai perso. Perché non si può dire. E perché sarebbe anche sbagliato.
Chi contrasta il razzismo che ormai ha invaso l’Italia non ha argomentazioni valide sul piano degli slogan. E oggi si vive di slogan.
Guardando un po’ più in là, se il razzismo dilaga (ricordatevi gli ebrei!) si ridurranno i nostri valori e i nostri diritti e aumenterà il nostro isolazionismo. Perché?
Sul piano dell’immigrazione, il nostro paese ha bisogno degli immigrati: per necessità demografica, per riequilibrio Inps e per lavori che noi non facciamo e che, invece, a loro vanno bene. Senza immigrati, tra 30 anni saremmo 40 milioni, tutti vecchi e impossibilitati a portare avanti il paese.
Sul piano dei valori, oggi circola una paura infinita del diverso che è figlia dell’impoverimento della classe media, a seguito della globalizzazione; ragionamento, questo, inspiegabile a quelli che hanno paura, che anche se afferrano il concetto, sostanzialmente se ne fregano. La gente ha paura di avere meno soldi e meno futuro dei propri padri (detta così, è più semplice) e addebita genericamente al nero la colpa di tutto, perché, con arte “politica”, il potere glielo fa credere e glielo permette. Ma il passo verso altre paure è immediato per un corpo sempre terrorizzato: la paura dei diversi, la paura del futuro, la paura di uno stato che non ti protegga sempre, la paura di tutto.
E oggi queste paure stanno aumentando, mentre, in modo sbalorditivo, ciò che fa paura vede diminuire i propri numeri: oggi c’è meno immigrazione, meno omicidi e furti; e aumenta, invece, la protezione.
Ma è la propaganda! Che ti fa vedere quello che il potere vuole. Sono i social! Che tutti noi monitoriamo avidamente, ma che ci raccontano un sacco di balle: ci raccontano che nulla va bene e che è giusto avere paura. Sono sempre e solo negativi (tranne per quei post che ritraggono cani e bambini)!
E poi c’è l’isolazionismo: se ti chiudi al mondo, non farai affari con gli altri. Se apri all’Europa dell’est di Orban o Putin, non hai chance economiche: l’Italia vive per un terzo sulle esportazioni e, di quel terzo, la metà in Europa occidentale. Se cominciamo a chiudere le frontiere, ce le richiuderanno in faccia. Perderemmo l’unica nostra area innovativa, rappresentata dall’export made in Italy. E il nostro PIL andrebbe a farsi fottere.
La prospettiva politica che abbiamo di fronte è quindi disastrosa, ma io non ho ancora trovato lo slogan da contrapporre a: “Basta negri”.
So di avere ragione, so che molti la pensano come me, ma non trovo le parole per sintetizzare il ragionamento. Forse “Basta razzismo e basta fascismo” è una prima sintesi, che riassume sia gli aspetti valoriali che quelli economici. Mi sembra uno slogan debole, ma per ora tengo questo. Ho visto che lo scorso martedì Milano ha alzato la testa e quindi so che un po’ di speranza c’è ancora.

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